Cosa rende incompatibile la compresenza di questi elementi?
1. Sviluppo sostenibile
Lottiamo contro il grande equivoco del concetto di sviluppo sostenibile, barbaramente semplificato e banalizzato: coprire la terra di pannelli fotovoltaici non è sinonimo di sostenibilità!
Sostenibile è un aggettivo che si può associare ad uno stile di vita, ad un modello di sviluppo, a delle scelte quando queste siano strategicamente proiettate nel lungo periodo, integrando quegli elementi indispensabili che rendono compatibile l’economia, l’ambiente, la società oggi e nel futuro.
Se da un lato l’energia prodotta è ad impatto ambientale basso, ma per sola produzione, si ignora volutamente la componente socio-culturale della sostenibilità: in questo caso è più che palese il depauperamente del valore di questa zona, profonda compromissione del paesaggio e svilimento, svalorizzazione, impoverimento della masseria qui nata più di 500 anni fa.
Inoltre questi parchi tolgono terra all’agricoltura, la base dell’economia, della sussistenza anzi, e della tradizione lavorativa di Carosino: energia a basso impatto, ma poi importazione di prodotti agricoli prodotti in altri posti, “esportazione” di lavoratori e lavoratrici (dai braccianti agli agronomi…), perdita di know-how insieme alle tradizioni legate alla terra, “emigrazione” di energie, di risorse economiche, di iniziativa nel campo dell’agricoltura.
Ancora, questi parchi portano un indotto una tantum ai possessori di terre che non guadagnano più nulla dall’agricoltura, anche a causa di una assenza di incentivi, sostegni, promozioni del settore da parte delle pubbliche amministrazioni locali, e poi lasciano ogni guadagno ai soli “imprenditori fotovoltaici”.
La distesa di pannelli, oltre a danneggiare il paesaggio, danneggia la terra!!! L’assenza forzata di vegetazione per vaste aree contribuisce all’avanzata del fenomeno di desertificazione di cui la Puglia e il tarantino già soffrono ontologicamente: la vegetazione, invece, trattiene umidità sul terreno, contribuisce in modo fondamentale al ciclo idrico grazie al suo ruolo di respirazione ed è fondamentale nel lavoro delle forza capillari che, nel sottosuolo, consentono a parte delle acque di risalire dalle falde non confinate o, comunque, di trattenere una parte di umidità nel suolo.